100 anni di Cooperativa

Alcuni cenni

 

La parola cooperativa deriva da co-operare che significa “operare insieme per raggiungere un certo scopo”. Una cooperativa è composta da un gruppo di persone che si sono associate per raggiungere un certo obiettivo.

 

Quando le cooperative sono nate, più di cento anni fa, i consumatori che si associavano avevano soprattutto l'interesse di ottenere i generi di prima necessità, cioè i prodotti che erano alla base dell’alimentazione di ogni giorno, ad esempio il pane, le patate e i legumi, al prezzo più basso possibile.

 

Naturalmente in quei periodi erano molte le famiglie che usufruivano di terreni grandi o piccoli, di un pollaio e di piccoli animali allevati principalmente per proprio uso e consumo (maiali, galline, conigli, oche ecc.). Anche questo genere di prodotti veniva offerto all’interno di questi spazi vendita creando così una certa forma di autonomia economica all’interno della comunità.

 

Le Cooperative nate all’inizio del XX° secolo come la Cooperativa di Consumo di Castel San Pietro, che è una cooperativa di consumatori, hanno cercato di mantenere il loro obiettivo di tutelare gli interessi non solo dei soci ma anche dei consumatori, ma le grosse catene di distribuzione hanno preso il sopravvento contribuendo allo scomparire di molti produttori/fornitori locali togliendo così l’attrattiva del piccolo negozio privato.

Nel 2017 quindi questo genere di scopo non ha più motivo di sussistere. Infatti i prodotti offerti in questi spazi, una volta gestiti in base alle disposizioni delle cooperative, provengono tutti per la quasi totalità da rivenditori e grossi distributori. La maggior parte dei prodotti sono quindi esattamente gli stessi che troviamo a Chiasso, ad Airolo o anche oltre Gottardo.

 

Oggi la tutela del consumatore si fa ovunque in molti modi: prezzi bassi, naturalmente, ma anche controlli sui prodotti messi in vendita, informazione alimentare, educazione al consumo e rispetto dell'ambiente. Non va comunque dimenticato il rapporto amichevole che in un negozio di paese assume un aspetto importante nel rapporto negozio-clientela.

 

Il buon funzionamento della nostra Cooperativa di Consumo è però legato in primo luogo all’imperativo che i consumatori, a partire dai soci, ne facciano uso regolare. Un uso sporadico e saltuario compromette infatti il buon funzionamento della struttura mettendolo addirittura a rischio di chiusura e fallimento.

 

Non è però buona prassi fare di tutto per spinger il cliente ad acquistare di più, ma occorre assecondarlo nel limite del possibile nelle sue scelte e necessità, puntando più sulla qualità del servizio e su un assortimento che soddisfi le necessità dei nostri soci-amici-clienti.


Chi è il proprietario della Cooperativa?

 

I proprietari sono i soci della cooperativa stessa.

 

Questi si riuniscono almeno una volta all’anno nel corso dell’Assemblea Generale principalmente per essere informati sull’andamento dello spaccio, ma anche per prendere importanti decisioni previste dallo Statuto.

 

Ogni quattro anni si eleggono o confermano i membri del Consiglio d’Amministrazione che ha libero potere di indirizzo strategico e di controllo sulla gestione della Cooperativa stessa.


Utili e perdite della Società

 

I soci della Cooperative di Consumo non si uniscono principalmente per guadagnare, bensì per difendere i propri interessi, cosi è stabilito che gli eventuali guadagni netti, dopo i dovuti accantonamenti nel fondo del Patrimonio Sociale, diano diritto a degli sconti sugli acquisti dei soci e vengano impiegati per fare nuovi investimenti o per tante altre attività culturali, benefiche e anche di tutela dei consumatori, ma anche per corsi di aggiornamento del personale ecc.

 

La qualità di socio comprende comunque sconti speciali sugli acquisti. Questi sconti speciali non sono vincolanti e vengono concessi solo se l’andamento economico lo permette. La loro validità viene stabilita liberamente dal C.d.A. nel modo che ritiene più opportuno, e comunicato per iscritto con pubblicazione all’albo, lettera (o e-mail dove il caso), ai soci regolarmente registrati.

 

Le perdite d’esercizio vengono compensate con il Patrimonio Sociale, il Patrimonio Sociale sono le quote versate dai Soci a cui si sono aggiunti gli accantonamenti sugli utili, i fondi di riserva e altri fondi speciali, così come il valore degli immobili. 

  


Chi decide ed ha la responsabilità del negozio?

 

Il punto vendita sottostà principalmente all’Amministrazione. L’Amministrazione, come definito dal suo regolamento interno, designa un responsabile cui affidare la funzione di gerente / responsabile.

 

Il/la gerente / responsabile organizza e coordina tutte le attività relative alla vendita, tale attività sono conformi alle disposizioni stabilite nell'apposito regolamento.

 

Il/la responsabile definisce gli incarichi dei dipendenti, controlla i turni di lavoro, si occupa dell’istruzione di base del nuovo personale, decide sull’assortimento del negozio, sulla sua disposizione, sul Lay-Out e stabilisce i prezzi di vendita. All’occorrenza il/la responsabile controlla gli incassi, supervisiona il movimento merce e quello finanziario e si assicura che la documentazione sia completa e correttamente redatta secondo le disposizioni.

 

Il/la responsabile ha inoltre la facoltà di redigere offerte particolari per enti o istituti locali qualora lo richiedessero.

 

La presenza del/la responsabile in negozio può essere solo occasionale, quindi il personale è tenuto a svolgere le proprie mansioni con precisione affinché il negozio sia mantenuto conforme alle disposizioni e che tutta la documentazione necessaria sia completa e facilmente visionabile, conformemente al regolamento vigente.

 

Il/la responsabile è tenuto a presentare settimanalmente all’Amministrazione ogni e qualsiasi informazione utile inerente l’andamento del punto vendita. Dal canto suo l'Amministrazione può richiedere in qualsiasi momento giustificativi e rendiconto.

 


Organigramma attuale del Consiglio d'Amministrazione

 

Presidente: Erina Reggiani

Segreteria

Membri: Morza Michela - Pagani Selina